La Locanda La Posta, anticamente detta della Posta Reale, esiste dall'inizio del Milleseicento. Già nel 1804, un abate torinese di nome Vassalli, fisico illustre, venne a Cavour per misurare l'altezza della Rocca con lo strumento da lui ideato e soggiornò alla Locanda.
Nei suoi scritti, custoditi in una biblioteca di Lussemburgo, egli afferma di aver misurato la Rocca dalla Camera al secondo piano della Locanda La Posta.
Durante i secoli, la famiglia Genovesio, ha ospitato personaggi famosi della storia e del mondo dello spettacolo: Giolitti aveva la propria linea del telegrafo in una stanza al primo piano, il conte Cavour durante i suoi soggiorni nella contea visitava il ristorante, Edmondo de Amicis vi scriveva i suoi racconti, Dino Buazzelli assaporava i piatti piemontesi.
Ormai da molte generazioni, a partire dall'avo Giovanni Battista Genovesio per passare di Giovanni in Francesco fin ai giorni nostri la famiglia Genovesio si fa garante della tradizione del locale, delle sue caratteristiche e delle qualità culinarie. Vengono tramandate ricette e segreti di padre in figlio per salvaguardare i sapori di un tempo e le formule culinarie più antiche e preziose
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